Non difficile, ma che necessita di un minimo di allenamento, anche se se ci si limita al ghiacciaio è fattibile per tutti.
Noi infatti dopo aver fatto visita al ghiacciaio siamo scesi al rifugio Pradidali e siamo tornati poi indietro facendo un vero circuito con 6 ore di cammino ed un'ora di sosta al rifugio.
Metto una cartina che illustra il percorso
in particolare:
dopo aver preso la funivia da san Martino di Castrozza fino ai 2700 della Rosetta, abbiamo seguito i seguenti sentieri:
*707-709 fino al passo Pradidali basso
*708 fino al passo Fradusta, con deviazione verso il lago del ghiacciaio (qui volendo chi non ha molta preparazione può anche fermarsi). fino a qui con leggeri saliscendi si rimane intorno ai 2600
*709 fino al rifugio Pradidali a 2278
*715 fino al bivio con 2 alternative: o scendere a piedi a san Martino o risalire con il 702 alla Rosetta (quello che abbiamo fatto)
appena scesi dalla cabinovia. siamo a 2700 e alle 9.30 ci sono 2°.
Sullo sfondo il rifugio Rosetta, 100mt più in basso
Sullo sfondo il rifugio Rosetta, 100mt più in basso
eccoci in partenza con altre persone
arrivati al rifugio Rosetta prendiamo l'indicazione per il ghiacciaio della Fradusta
altopiano stupendo...
mi giro e intravedo ancora l'arrivo della funivia sulla sx ed il rifugio Rosetta sulla dx
comincio ad intravedere la parte alta del ghiacciaio
attraversamento di un piccolo nevaio.
ce ne sono ancora a decine
paesaggio dolomitico
da qui in fondo si intravede la Marmolada da dietro. Il ghiacciaio è dalla parte opposta
la parte alta del ghiacciaio della Fradusta è più vicino
dal Passo Pradidali basso il canalone che ci porterà al rifugio dopo la visita al ghiacciaio
(lo si intravede in fondo)
finalmente vediamo lo spettacolare ghiacciaio con il laghetto ai suoi piedi...
che emozione...

alcune foto dal ghiacciaio
parte alta
dalla riva dal lago
notare lo spessore del ghiaccio
foto d'insieme del ghiacciaio
se notate l'acqua è ancora leggermente ghiacciata. La notte si va sotto zero naturalmente.qui siamo circa a mezzogiorno
foto di gruppo sul lago
Il ghiacciaio sta soffrendo come molti dei ghiacciai alpini, questo in particolare essendo ad una quota molto bassa
lasciamo il lago e cominciamo a discesa verso il rifugio Pradidali.
Davanti a noi una immensa piana detritica.si intravedono le minuscole forme di alcune persone
foto fatta sulla piana appena raggiunta
foto delle cime circostanti in mezzo alle nuvole
intravediamo il rifugio Pradidali in fondo
prima del rifugio l'omonimo lago
in queste foto una delle cose più sconvolgenti che ho visto nei miei giri...



nel 2004, proprio in settembre, poco dopo la chiusura del rifugio, cadde letteralmente un pezzo di montagna.
Essendo un distacco recente si vede bene ancora il bianco del calcare che è all'interno delle rocce
questo distacco provocò una frana che arrivo fino al sentiero lambendo anche il laghetto.
qui si vede bene il bianco della recente frana
alcuni massi sono rotolati fin dentro al lago...
ognuno di quei massi è alto almeno 2 metri se non di più...

un'altra foto del distacco
questo masso si è impiantato facendo alzare la terra circostante
foto dal rifugio del percorso appena effettuato.
siamo scesi a 2278
dopo aver mangiato lasciamo il rifugio e continuiamo il nostro giro circolare per tornare alla funivia.
imbocchiamo un sentiero che ci porta a superare un passo.Ormai il rifugio è alle nostre spalle
appena superato il passo un nuovo scenario, con la vallata che porta a san martino di castrozza
ancora un bel nevaio
breve passaggio attrezzato con corda.
non molto difficoltoso, bisogna solo porre attenzione, e non soffrire di vertigini
altro nevaio
ultimo scorcio prima della salita che ci porta al rifugio Rosetta e quindi alla funivia
ultima immagine presa dalla funivia, con sullo sfondo San Martino di Castrozza
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