ecco il percorso previsto:
Primo giorno dalla funivia del Grostè fino al rifugio Tuckett, trasferimento al rifugio Brentei e ritorno al Tuckett per il pernottamento.
Secondo giorno Bocca del Tuckett, ferrata Benini (non fatta causa neve abbondante) e ritorno al Grostè per scendere poi con la funivia
già salendo con la funivia da Madonna di Campiglio fino ai 2450 del passo Grostè si nota la rilevante presenza di neve..io ci sono stato già parecchie volte qui, e non ho mai visto un simile paesaggio
scendiamo dalla funivia e ci dirigiamo al rifugio tuckett che si trova a circa un'ora e trenta di cammino
dopo poco incontriamo già i primi nevai... (mai visti su questo sentiero...)
alle mie spalle il gruppo dell'Adamello... il ghiacciaio sembra in perfetta forma
scenari maestosi...antiche frane...crolli spaventosi...montagne venute giù e sbriciolate come grissini
ecco anche Luca, il mio compagno di viaggio con alle sue spalle le mitich guglie dolomitiche ed il rifugio nostra prima meta
siamo quasi al rifugio e le montagne son sempre piene di neve
FOTO
ecco la famosa Bocca del Tuckett...ancora completamente innevata
ecco come l'ho sempre vista io d'estate
eccomi fotografato dal rifugio
lasciamo il rifugio (ci ritorneremo per il pernottamento) e andiamo verso il rifugio Brentei, prossima tappa, distante un'altra ora e trenta
passaggi angusti
altro passaggio in nevaio
Eccoci al Brentei
chiesetta del Brentei
partiamo dal Brentei per tornare al Tuckett per un altra strada
La via ferrata SOSAT
panorama dalla ferrata
questa scala era veramente lunga e spettacolare
finita la ferrata ci avviamo verso il rifugio per il pernottamento.
Continuano gli attraversamenti di nevai...
al di là della gola ecco il rifugio (Tuckett) da dove siamo partiti, e dopo un giro circolare stiamo per ritornarci
c'è neve ma prosegue anche il disgelo...
ed eccoci al rifugio per il meritato riposo...vi faccio notare che siamo alle ore 18.00 a 2250 mt, e siamo tutti in maniche corte e calzoncini...temperatura stupenda.
alcuni hanno anche cenato fuori
verso le 20.00 dopo cena dal gruppo dell'Adamello vediamo avanzare verso di noi un temporale. le nubi che coprono il sole sono spettacolari
FOTO
il rifugio di sera con le montagne alle sue spalle ha un qualcosa di magico...
nel frattempo il temporale è avanzato e le nuvole hanno coperto tutto...
suggestiva l'immagine in cui l'unica parte sgombra è la forcella della Bocca del Tuckett
dopo una notte con pioggia la mattina dopo splende ancora il sole...
Dobbiamo fare la Via Ferrata Benini che dovrebbe riportarci alla funivia, anche se le notizie che abbiamo è che la via a causa della neve non è del tutto sicura...decidiamo di partire e decidere poi sul posto cosa fare...
Però un pò di tensione ce l'abbiamo addosso...
Partiamo dal rifugio ed affrontiamo le rampe della bocca del Tuckett completamente ed abbondantemente innevata
FOTO
gran fatica, perchè il dislivello è abbastanza marcato, e camminare sulla neve non è semplice...
dopo un'ora di cammino siamo alla bocca del Tuckett...fin qui tutto bene e ci mettiamo l'imbrago per affrontare la ferrata
questa è l'unica foto che ho della ferrata...
dopo pochi passaggi ci siamo imbattuti in un nevaio, e vista la pericolosità dell'affrontare questa situazione, con il serio rischio di scivolare e cadere in burrone, abbiamo rinunciato e siamo tornati indietro
tra l'altro poi ci hanno detto che parte delle funi metalliche dove ci si aggancia sono ancora sotto la neve, e quindi impraticabili.
Sarà per un'altra volta...
Torniamo quindi al rifugio Tuckett (ecco l'ultima foto prima di lasciare la conca)
e ripercorriamo la via normale fino alla funivia.
Qui, giunti ormai alla fine delle nostre fatiche ci concediamo un pò di relax...
scendiamo alla macchina e ripercorrendo in macchina la Val Rendena prima di Pinzolo ci fermiamo a fotografare per l'ultima volta le montagne che ci hanno ospitato.
La forcella che si vede è sempre la bocca del Tuckett, che poche ore prima avevamo conquistato.Sulla sinistra si vede anche la neve che probabilmente avremmo incontrato se avessimo continuato la nostra ferrata.
ultimissima prima che la visuale sparisca
prima di rientrare verso casa ci fermiamo a Carisolo (vicino Pinzolo) e svoltiamo per la favolosa Val di Genova... ancora incontaminata che si inerpica fino alle pendici dell'Adamello.
Qui ci fermiamo davanti alle possenti e magnifiche Cascate di Nardis...
ecco un piccolo video, che forse rende l'idea della maestosità
VIDEO
ecco il torrente che scende dall'Adamello
risalendo il torrente che scende impetuoso, in qualche anfratto si formano spettacolari giochi di luce
come ultima immagine metto questo fiore che sembra avere braccia e mani e che sembra salutarci dandoci l'arrivederci alla prossima avventura...
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